Una notizia a due facce per l’ospedale di Tortona: la Regione Piemonte conferma la Fisiatria, ma questa sarà pronta solo fra diversi mesi se non alla fine del 2017.

“La Regione Piemonte – recita una nota dell’assessorato regionale piemontese alla sanità  giunta in redazione alle 14,08 di oggi, giovedì –  è pronta a realizzare, come abbiamo concordato e condiviso con i sindaci del Tortonese, il reparto di fisiatria e riabilitazione di 1° livello con 20 posti letto all’ospedale SS. Antonio e Margherita e proprio questa mattina il direttore dell’ASL AL Gilberto Gentili mi ha confermato che la gara per l’affidamento dei lavori partirà entro l’anno. Questo impegno non è affatto condizionato al supporto che la Fondazione bancaria della CR Tortona può, se lo ritiene, concedere per trasformare un progetto che con le sole nostre forze sarebbe solo più modesto”.

L’assessore alla sanità della Antonio Saitta interviene sulla presunta impossibilità, per la Regione Piemonte, circolata su fonti giornalistiche, di realizzare il reparto e ripete: “rassicuro che il reparto di riabilitazione all’ospedale di Tortona verrà realizzato. Aggiungo che la Fondazione bancaria è per noi un partner di grande importanza e con loro potremmo ampliare e qualificare l’offerta grazie a strumentazioni tecnologiche più complesse ed avanzate. Per questo come il sindaco di Tortona Bardone sa,  il 2 agosto scorso il direttore Gilberto Gentili ha già presentato proprio alla Fondazione un progetto in tal senso che però non contiene per nostra scelta alcuna richiesta economica, tantomeno il 1 milione  e 300mila euro di cui leggo sui giornali. Confido che lo vorranno esaminare positivamente e ci vorranno dare una risposta che a tutt’oggi manca. Personalmente sono pronto a discutere ed analizzare il progetto nella riunione che i vertici della Fondazione CR Tortona mi hanno chiesto nelle scorse settimane e che è stata rinviata semplicemente a causa di un impegno istituzionale sopraggiunto”.

Saitta però aggiunge: “Sono grato alla Fondazione CR Tortona e alle altre fondazioni bancarie piemontesi e del nord-ovest che in questi anni difficili, a causa del gravoso piano di rientro dal debito sanitario ereditato la Giunta Chiamparino, hanno garantito supporti costanti ai nostri ospedali per le attrezzature. Siamo certi che, una volta usciti dal commissariamento, la Regione potrà riprendere a fare investimenti significativi in edilizia sanitaria come in tecnologie, affiancando il contributo che le fondazioni continueranno a dare in ambito sanitario”.

Saitta conclude e ribadisce che “entro l’anno saranno affidati i lavori edilizi per il nuovo reparto per il quale la direzione dell’ASL AL ha predisposto  un programma di assunzioni del personale su base triennale (2 medici, 10 infermieri, 8 fisioterapisti, 9 oss, 1 logopedista), tenendo conto dei tempi necessari per completare i lavori e attrezzare i locali. Assunzioni quindi che non potranno partire prima del 2017, ma che confermo”.