Taglio del nastro, inaugurazione e avvio delle lezioni nella nuova scuola secondaria di primo grado (per tutti la scuola media…) di viale de Gasperi.

La notizia non è dell’ultima ora ma è proprio a questo punto che si rendono necessarie alcune considerazioni.

Nel 2014, per le scuole del quartiere Oasi “Rodari” e “ Sarina “inizia un periodo ancor più complicato di quelli già non facili, ( dimensionamenti, accorpamenti,unioni e separazioni assurdi…) che lo avevano preceduto.

La scuola dell’infanzia “Sarina” viene dichiarata inagibile, la primaria  “Rodari” si trova a dover ospitare ben 7 sezioni di bambini dai 3 ai 5 anni, con problematiche facili da comprendere e le prime due sezioni della nuova scuola media vengono provvisoriamente ospitate in via Cereti ex centro Off.

In un periodo in cui è difficile parlare di “crescita” questa nuova realtà educativa si trova ad avere le attuali 6 sezioni ed è stato indispensabile, da parte dell’Amministrazione,dare una risposta e pensare ad una struttura autonoma  con spazi adeguati.

Ecco che nel giro di pochi mesi,quello che sembrava essere un’utopia diventa realtà: una nuova scuola per il quartiere e, senza voler rinnovare inutili polemiche che oramai appartengono al passato, puntualizzare che non è stata ridata, ma DATA per la prima volta una scuola media e aver creato realmente un polo comprensivo.

Questo è  solo il punto di partenza in un quartiere con una conformazione molto eterogenea fatta anche di criticità e complessità dove la nuova scuola rappresenta  lo   sforzo per continuare e  migliorare  tutte le forme di  integrazione .

Il cammino è solo  iniziato: la scuola Primaria “Rodari” deve riappropriarsi dei suoi spazi per armonizzare al meglio i  percorsi  didattici, la “Sarina” necessita di una struttura autonoma e idonea  per accogliere i bambini dai 3 ai 5 anni.

Tutti dobbiamo sapere e ricordarci che le scuole non sono  fatte solo di “stanze” ma di spazi che  accolgono  e permettono di imparare, crescere e “star bene”.

Ecco perchè nuovi percorsi si devono avviare e continuare a  dimostrare  che non solo, talvolta,i desideri si avverano ma che si è capaci di ascoltare e dare risposte.

                                                       Rosa Marino e  Giampaolo Bovone