I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per furto aggravato di energia elettrica una cittadina italiana di 76 anni. I militari intervenivano i giorni scorsi, su richiesta di un amministratore di condominio, in un palazzo perché era a lui giunta una bolletta della luce di oltre 700 euro per la corrente elettrica utilizzata nei locali di uso comune.

La cifra appariva subito troppo elevata visto che in passato le bollette erano decisamente più basse. I condomini chiedevano a un loro elettricista di fiducia di effettuare una verifica sull’impianto del palazzo, il quale si accorgeva subito che dalla scatola di derivazione condominiale partivano due fili che collegavano abusivamente un’abitazione del palazzo.

I militari, chiamati sul posto, suonavano alla porta della casa in cui i cavi entravano e contattavano quindi la 76enne residente nell’alloggio, la quale riferiva di non avere corrente da diversi mesi perché  risultava cessato il contratto di fornitura del servizio elettrico. I militari, nonostante il contatore fosse staccato perché aveva la leva abbassata e i led accesi a segnalare l’assenza di corrente, accertavano però che in casa erano perfettamente funzionanti le luci e gli elettrodomestici.

Effettuavano un’ulteriore prova, ovvero staccavano la luce attraverso il contatore del condominio e solo a quel punto coincideva la mancanza di luce nell’abitazione della 76enne, prova evidente che la donna stava utilizzando la luce prelevata abusivamente dal contatore relativo ai locali di uso comune del condominio. Il tecnico che aveva accertato che l’allaccio abusivo era stato realizzato mediante i due cavi, provvedeva su disposizione dei militari a rimuoverli e a rimettere in sicurezza l’intero impianto.

La 76enne veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato mentre i due cavi utilizzati per commettere il reato venivano posti sotto sequestro.