La data è ormai prossima: il 10 Settembre a Casale Monferrato si  inaugura il Parco Eternot e l’opera per un monumento vivo Vivaio Eternot dell’artista Gea Casolaro.
Il programma della giornata è fitto e include la presenza attiva delle scuole del territorio e la restituzione del lavoro di anni, la partecipazione della Commissione di inchiesta sugli illeciti ambientali, la rappresentanza dell’Associazione Afeva che da anni ha concordato con il Comune di Casale Monferrato la disposizione di un proprio monumento.

“E’ un momento importante per la città e per la sua e di tutti lotta all’amianto – dice l’assesore Daria Carmi –  ma è anche un momento importante per i processi di produzione artistica sperimentale”

LA CRONISTORIA 

1901 L’austriaco Ludwig Hatscheck brevetta un manufatto in cemento-amianto e gli dà nome Eternit

 

1906 L’ingegnere italiano Adolfo Mazza acquista il brevetto

 

1907 La società Eternit, di cui Mazza è azionista, attiva la produzione di manufatti di cemento amianto a Casale Monferrato in Via Oggero (Ronzone) nel più grande stabilimento d’Europa(94.000 mq). Vi lavoreranno nel tempo più di 5000 dipendenti e fornirà moltissimi edifici pubblici e privati in Italia e in Europa

 

Nel 1920 Nella società Eternit entra la famiglia degli imprenditori svizzeri Schmidheiny

 

1924 Le riviste mediche cominciano ad annoverare l’asbestosi fra le malattie polmonari

 

1932 La Eternit  costruisce un magazzino per lo stoccaggio dei manufatti finiti in Piazza d’Armi, Casale Monferrato. Verrano costruiti altri stabilimenti in Italia fra cui Bagnoli di Napoli, a Siracusa, a Rubiera dell’Emilia

 

1935 Viene descritto nel mondo medico il primo caso di carcinoma polmonare in esposti ad asbesto, seguito da altre segnalazioni nella seconda metà degli anni ’30.

 

1939 Nonostante l’asbestosi sia già riconosciuta come malattia sul lavoro, l’amianto raccoglie molto successo all’Esposizione Universale di Zurigo e viene considerato un materiale strategico nella Seconda Guerra Mondiale. Il suo successo cresce in maniera esponenziale fino all’inizio degli anni ’80

 

1943 la Germania riconosce il cancro ai polmoni come conseguenza dell’esposizione all’amianto e prevede un risarcimento per i lavoratori

 

1952 La famiglia Mazza vende le sue quote societarie della Società Eternit ai francesi, ai belgi e ad altre società italiane

 

 

1956 La Eternit compra la Saca Cemento Amianto Spa di Cavagnolo, Torino.

 

1963 Durante il XIV Congresso Internazionale di Medicina del Lavoro viene discusso il mesotelioma e l’alta incidenza che questo ha fra i lavoratori esposti all’amianto. L’argomento viene trattato in tutti i grandi convegni medici internazionali successivi.

 

1964 Il ricercatore Irving Selikoff alla New York Academy of Sciences annuncia che di mesotelioma causato dall’amianto, muoiono sia i lavoratori che tutti coloro entrati in contatto con la fibra. E’ questo il momento di costruzione di consapevolezza su scala mondiale.

 

1970 Si accentuano le mobilitazioni dei sindacati e dei lavoratori per la salubrità ambientale nel posto di lavoro

 

1973 Gli svizzeri diventano gli azionisti di maggioranza della Eternit italiana.

 

 

1986 Viene dichiarato il fallimento della Società Eternit Italia. La fabbrica di Casale Monferrato cessa l’attività.

1987 il Sindaco Riccardo Coppo vieta a Casale Monferrato l’utilizzo dell’amianto. E’ la prima ordinanza comunale di questo tipo in tutta Italia.

 

1992 L’Italia emana la legge 257 che vieta l’estrazione, la lavorazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto e prevede una copertura previdenziale per i lavoratori delle aziende dismesse.

 

1993 A Casale Monferrato si celebra il processo per malattie e morti d’amianto contro alcuni dirigenti Eternit

 

1995 Il Comune di Casale Monferrato decide l’acquisto, dal Tribunale di Genova, dello stabilimento Eternit con l’intenzione di bonificarlo e poi abbatterlo perchè non sia più fonte di pericolo

 

1996 Nasce il piano di bonifica territoriale che include la deamiantizzazione anche per le proprietà private e prendono avvio le bonifiche

 

1998 Pubblicata la Legge 426 che istituisce i SIN (Siti d’Interesse Nazionale) includendo  Casale Monferrato come capofila di 48 comuni del territorio

 

2001 Iniziano i lavori di bonifica dello stabilimento Eternit di Casale Monferrato e si comincia a immaginare un parco dove prima sorgeva la fabbrica: il Parco Eternot

 

2006 Ha termine la bonifica e avviene l’abbattimento dello stabilimento Eternit: i resti della fabbrica vengono sepolti e sigillati in quello stesso luogo. Continuano i lavori di bonifica pubblici e privati

 

2006 Viene eseguito il progetto preliminare del Parco Eternot, come riqualificazione dell’area già occupata dallo stabilimento Eternit e trasformazione in parco pubblico

 

2009, il 10 dicembre inizia a Torino il processo contro il belga Louis de Cartier e lo svizzero Stephan Schmidheiny, che hanno avuto ruoli padronali nella società Eternit. Sono accusati di disastro ambientale doloso, per la fibra d’amianto che ha causato migliaia di vittime a Casale Monferrato, Cavagnolo, Bagnoli di Napoli, Rubiera dell’Emilia

 

2012, Il 13 febbraio il tribunale di Torino, presieduto dal giudice Giuseppe Casalbore, condanna Louis de Cartier e Stephan Schmidheiny a 16 anni di reclusione ciascuno e a una lunga serie di risarcimenti alle vittime.

 

2013: il 3 giugno, la Corte d’Appello di Torino, presieduta dal giudice Alberto Oggé, condanna il solo Schmidheiny a 18 anni di reclusione, a numerosi risarcimenti alle vittime. Morto in età avanzata, poche settimane prima del verdetto, l’altro imputato, Louis de Cartier.

 

2014 Apre l’UFIM: Unità Funzionale Interaziendale per la cura e la ricerca sul Mesotelioma a scavalco fra gli ospedali di Casale Monferrato e di Alessandria

 

2014, il 19 novembre la Corte di Cassazione, pur riconoscendo che il disastro c’è stato, dichiara prescritto il reato. Quindi, per l’imputato Stephan Schmidheiny nessuna punizione.

 

2015 Viene emanata la Legge 68/2015 che introduce in Italia gli eco-reati con disposizioni nuove sui delitti di carattere ambientale

 

2015, il 12 maggio inizia, a Torino, l’udienza preliminare per un nuovo processo, il cosiddetto Eternit Bis. La procura della Repubblica di Torino chiede che l’imprenditore svizzero Stephan Schmdiheiny venga mandato a processo per un reato diverso da quello precedente: qui si contesta l’omicidio doloso di 258 morti d’amianto.

 

2016 Si avvia il progetto internazionale Arte Pubblica per il Parco Eternot, finalizzato all’arricchimento degli aspetti valoriali dell’area su cui sorgeva la fabbrica attraverso la produzione di arte visiva.

 

2016, il 21 luglio, la Corte Costituzionale scioglie il nodo del cosiddetto “ne bis in idem” (principio in base al quale non si può processare una persona due volte per gli stessi fatti). Ma, nel procedimento Eternit Bis, si parla di morti singole e non del disastro come reato di pericolo. Quindi, Stephan Schmidheiny è “processabile”.

 

2016 Il 10 Settembre il Sindaco Titti Palazzetti e i cittadini di Casale Monferrato inaugurano il Parco Eternot alla presenza delle più alte cariche istituzionali dello Stato italiano ed europee.