Prosegue l’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio da parte del personale della Compagnia di Acqui Terme. Nella sola giornata di mercoledì il personale delle Stazioni di Ovada e Carpeneto, a conclusione di tre distinte attività d’indagine, hanno complessivamente deferito in stato di libertà ben sette persone tutte con l’accusa di furto e ricettazione.

La prima attività investigativa, condotta dalla Stazione di Carpeneto, è stata avviata sulla scia di una segnalazione giunta da un istituto bancario che segnalava la messa all’incasso di un assegno di un soggetto defunto. Immediatamente scattati gli accertamenti, i militari hanno contattato l’erede per chiedere spiegazioni. Lo stesso ha riferito di non spiegarsi quel movimento bancario anche perché il libretto degli assegni non era mai stato in suo possesso fin dalla morte del padre, avvenuta alcuni mesi prima, e che probabilmente era ancora nella vecchia abitazione di residenza, sita in Montaldo Bormida. Effettivamente da una ricerca fatta in modo speditivo si rinveniva il libretto privo ovviamente dell’assegno incriminato. L’uomo riferiva di non aver mai messo piede nell’abitazione dalla morte del padre ma di averla data in locazione, lo scorso autunno, ad una coppia di giovani di Cairo Montenotte che, proprietari di un terreno limitrofo, necessitavano di una casa durante la vendemmia. Effettivamente le indagini permettevano di risalire alla persona che aveva posto all’incasso l’assegno che altro non era se non la madre di uno dei due. Quest’ultima, nota alle FF.PP. per reati analoghi, veniva deferita per ricettazione mentre per la figlia ed il genero è scattato il deferimento per furto in abitazione.

I militari della Stazione di Ovada, invece hanno denunciato 2 persone per furto in esercizio commerciale. Ad essere deferiti due cittadini rumeni, autori di furti in due esercizi commerciali di Ovada. La pattuglia della Stazione di Ovada, nel corso del suo servizio di pattuglia, ha notato uno dei due rumeni trafficare dietro ad una siepe. Immediatamente fermato, è stato trovato con diversi oggetti per il benessere del corpo per un valore di circa 30 euro che stava nascondendo in un cavo della siepe. Le immediate indagini hanno permesso di risalire ai due esercizi commerciali depredati e, soprattutto, all’identificazione del complice del rumeno. Per i due è scattato il deferimento in stato di libertà.

In un’altra circostanza, invece, ad essere deferite in stato di libertà dal personale dell’Aliquota Radiomobile del NOR di Acqui Terme due ragazze italiane, una minorenne, trovate all’interno di un grande esercizio commerciale di Ovada mentre nascondevano alcuni oggetti per la casa per un valore pari a circa 20 euro, all’interno delle borse. Fermate dallo stesso proprietario che ha chiamato i Carabinieri, per le due è scattato il deferimento per furto aggravato.