La notizia é di quelle che destano grande preoccupazione in tutta la provincia di Alessandria ed apre scenari da brivido.

Nell’ambito dell’attività di prevenzione finalizzata al contrasto delle condotte riconducibili all’ipotesi di apologia od istigazione a commettere reati di terrorismo, infatti, i poliziotti della Digos di Alessandria nello scorso fine settimana, hanno eseguito  dei provvedimenti di perquisizione a carico di due soggetti islamici alessandrini, procedendo al sequestro di materiale informatico, allo stato al vaglio del personale specializzato, al fine di riscontrare eventuali ulteriori evidenze investigative.

Tutto nasce dall’attività info – investigativa, finalizzata all’individuazione di soggetti, i cui comportamenti possano destare pericolosi prodromi di deriva integralista e prossimità alla compagine terroristica avente riferimento la Daesh ed il jihad in atto nei territori siro – iracheni.

In tale contesto è stato acquisito un filmato, autoprodotto, ad una settimana dagli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre 2015, dove si notano soggetti arabi, tutti riconducibili a questa provincia, intenti a trascorrere una serata presso una nota discoteca genovese. Verso la fine del video, due dei sette soggetti facenti parte del gruppo, proferiscono ad alta voce ed alla pubblica presenza degli altri convenuti nonché degli avventori del locale, chiare esclamazioni inneggianti lo Stato Islamico.

Le generalità di tutti gli elementi presenti nel video, pregiudicati per reati comuni e mai evidenziatisi in precedenza per tematiche di settore, sono state, quindi, individuate da personale della questura di Alessandria che di concerto con la Procura Distrettuale Antiterrorismo di Genova, al fine di meglio circostanziare gli episodi in indagine, ha effettuato le perquisizioni ed i sequestri.

Nella stessa circostanza, uno dei due soggetti è stato denunciato alla procura della Repubblica di Alesandria in ordine alla violazione della normativa sugli stupefacenti, poiché, oltre ad una modica quantità di cocaina, custodiva strumentazione e sostanza da taglio finalizzata allo spaccio al minuto di sostanze psicotrope, verosimilmente destinate alla spendita nei locali notturni della provincia alessandrina.