Caro Direttore,

quest’anno è stata sicuramente la stagione più complicata da quando sono Presidente dell’Audax. Purtroppo come ben sappiamo il calcio non è più quello di una volta, ma addirittura neppure quello di qualche anno fa. Ma partiamo a monte. Le delegazioni provinciali della federazione non servono a nulla e risultano pressoché inutili quando addirittura non ti danneggiano, composte da ottuagenari elementi dove il principale interesse e sport e mantenersi il “cadreghino”. Tutte le problematiche che hanno le società non interessano a nessuno. Tanto che un numero imprecisato di società hanno abbandonato e abbandoneranno le federazioni. Insomma per quanto mi riguarda posso solo dire che è una nefandezza, con una mancanza di rispetto per chi come noi si impegna sia moralmente che economicamente.

Poi viene la federazione Arbitri, dove mandano in giro per la provincia poveri ragazzi (quando va bene) con nessuna esperienza, che tremano terrorizzati già quando fanno l’appello negli spogliatoi o elementi stranieri che faticano a parlare italiano, ubriachi (successo quest’anno) ed arroganti dove ci chiamano razzisti e ti sventolano sulla faccia l’unico potere che hanno ovvero il cartellino qualsiasi cosa tu le dica. E quando cerchi di avere un dialogo con la federazione la risposta solita è ” abbiamo solo quello ringraziate che ci sono”. E sfido qualsiasi presidente o dirigente che non se lo sia sentito dire almeno una volta, ammesso che abbia gli attributi per ammetterlo, perché nelle riunioni periodiche ne ho visto veramente poca gente con gli attributi, ma tutti o quasi, intenti ad ammiccarsi e ad ingraziarsi il potere.

In ultimo i genitori e di questo devo dire che sono molto fortunato nella mia società, perché vi è un parterre genitoriale decisamente a posto. Ma andare in giro per la provincia a giocare e vedere genitori sempre più invasati per i loro figli. Figli di una speranza in questa crisi economica, mi viene da pensare, figli che guardano i genitori quasi compatendoli attaccati alle reti. Poveri, poveri bambini e ragazzi. Genitori che pubblicano su f.b. una sorta di incitamento ai figli, agli allenatori quasi dovessero essere gladiatori nell’arena.

Gli stessi genitori che quando i figli arrivano alla categoria allievi e capiscono che il sogno della serie A per i loro figli è andato a farsi friggere come il loro cervello, te li “mollano” davanti al bar senza neppure venirli più a vedere. Tanto chissenefrega ormai non va più da nessuna parte. Lo stesso genitore che paga, si perché pagano ve lo garantisco per mandare il figlio a fare “il provino” nelle squadre professionistiche. Lo stesso genitore che si “arrabatta” per mandare il figlio all’Alessandria o al Derthona (per rimanere in provincia), lo stesso genitore che ti dice ” sai mio figlio merita di più dell’Audax ” e poi lo stesso figlio sta in panchina o gioca 10 minuti distante dai propri amici in una squadra dove non voleva andare. Poveri, poveri bambini.
Ho finito e concludo dicendo che il mio non è uno sfogo è la verità, la verità di un Presidente che non ha peli sulla lingua, un presidente che non ha paura delle critiche, un presidente che da dieci anni lotta con i suoi bambini per stare a galla. Perchè per me l’importante non sono le federazioni, non sono gli arbitri e non sono neppure i genitori .. per me l’importante SONO I MIEI BAMBINI !!!

Grazie Direttore.

Davide Grillo