I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e sottrazione di cose sottoposte a sequestro amministrativo un cittadino italiano di 52 anni, pregiudicato, e per la sola sottrazione di cose sequestrate una cittadina italiana di 24 anni, con precedenti di polizia, figlia del 52enne. Nel pomeriggio del 21 febbraio i militari di Castellazzo effettuavano un posto di controllo lungo la SP 30 e mentre fermavano un veicolo vedevano passare un’altra auto, che sapevano essere sottoposta a sequestro, con alla guida il 52enne. L’uomo si allontanava ma veniva raggiunto dalla pattuglia a casa sua.

A quel punto l’uomo negava di essere stato alla guida e diceva che il mezzo non era mai stato spostato dall’abitazione e nel momento in cui i militari chiedevano di controllare il chilometraggio del mezzo per verificare se quanto indicato dal contachilometri corrispondeva con i chilometri riportati nel verbale di sequestro precedente elevato per mancanza di copertura assicurativa, l’uomo li minacciava di fargli passare dei guai.

Invitato a seguirli in caserma, si divincolava con forza colpendo uno dei militari senza procurargli lesioni e scappava nella sua casa, chiudendosi all’interno. Giungevano altre due pattuglie di rinforzo e, capito che la situazione si metteva male, il 52enne usciva di casa con atteggiamento solo a quel punto collaborativo facendosi accompagnare in caserma. L’uomo veniva quindi denunciato per avere opposto resistenza ai militari al momento del fermo e per avere sottratto dal luogo previsto di custodia l’auto che era stata sottoposta a sequestro nel novembre 2015 e il 20 febbraio. Infatti, il giorno prima ovvero il 20 febbraio era stata la figlia 24enne ad essere sorpresa alla guida dell’auto sprovvista di assicurazione, motivo per cui il mezzo le veniva sequestrato e affidato in custodia, permettendone il giorno dopo l’uso al padre. Ulteriori controlli permettevano di verificare che in più occasioni l’auto non era stata rinvenuta nel luogo di custodia, accertando anche che l’auto dal momento del primo sequestro del novembre 2015 aveva percorso quasi 8000 km. In due giorni, quindi, i due collezionavano ciascuno una denuncia all’Autorità Giudiziaria e nel complesso due sequestri del veicolo con le relative sanzioni amministrative.