Egregio direttore,

eravamo rimasti al Comitato in difesa dell’ospedale in visita pastorale in quel di Acqui Terme per foto di rito e sorrisi Durban’s, promesse di allestire insieme una protesta a febbraio a Torino contro la chiusura dei reparti nei relativi ospedali.

Dicevano le amazzoni della battaglia: “Appena avremo stabilito una data organizzeremo i pullman!” intanto quelli di Acqui sono andati e tornati ed erano più di seicento tra cittadini e sindaci.

Il comitato di Tortona dove era? La rappresentanza dei Sindaci del tortonese dove era? Ne sapete qualcosa voi? Io no!

Alla marcia in favore dell’ospedale c’ero e alla fiaccolata anche. Poi sono iniziati a farsi i selphie e pubblicarli, poi ci sono state le liti, le lettere di dimissioni e i ripensamenti.

Poi arriva il nuovo comitato uniti per Tortona perché l’altro forse non era più unito o forse non era più per Tortona. Proteste e proteste, ma la gente non partecipa più. E già perché le manifestazioni di piazza devono servire a sensibilizzare la politica e farla agire, devono coinvolgere la politica ma non devono mischiarsi con questa, perché altrimenti il comitato non è più civico ma politicizzato e soprattutto non deve essere il palcoscenico per le ambizioni e la smania di apparire dei singoli.

La gente magari non lo capisce subito ma poi ci arriva e comprende che potrebbe esserci la possibilità di essere usati o  strumentalizzati, e così, nel dubbio, non partecipa.

Rappresentiamo l’Italia che pensa di risolvere i problemi chiamando le iene o il Gabibbo pensiamo che andare in TV o sui giornali sia sufficiente per cambiare il corso delle cose e molti di noi sono addormentati da chi ci fa credere che è più importante apparire, piuttosto che essere.

Ma non é così, non bastano i selphie e nemmeno gli striscioni contro chiesa o politici.

O, almeno non sono sufficienti. Soprattutto se alla manifestazione interviene il politico di turno, l’amministratore pubblico,  il medico, l’infermiere, il sindacalista, il presidente della tal associazione e del tal comitato, che si mette in vetrina, parla alla gente promettendo mobilitazione e interventi vari e poi, al momento buono, sparisce.

Un ex simpatizzante del Comitato