Il 27 gennaio è il giorno scelto per non dimenticare nessuno dei giorni e degli interminabili momenti in cui si è scandita la tragedia immane della Shoah. Come ogni anno, in occasione della Giornata della Memoria, presso la Sala Convegni della Fondazione CR di Tortona, l’ANPI ha organizzato un evento commemorativo, dedicato agli studenti tortonesi, al quale ha partecipato anche una delegazione dell ’I.I.S. Marconi-Carbone costituita dalle classi 2^AS, 3^BS, 4^AM e 5^AR.   Il Presidente dell’ANPI, dr. Riccardo Prete, ha aperto l’incontro con una introduzione che ha coinvolto subito la platea, predisponendola emotivamente agli interventi successivi, altrettanto motivanti e significativi . Dopo il saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Tortona, dott.ssa Marcella Graziano, la relazione della prof.ssa Maria Grazia Milani, evitando luoghi comuni e retorica, utilizzando l’ausilio di filmati, musica e tecnologia, ha letteralmente inchiodato i giovani uditori con testimonianze eloquenti sul Lager di Mittelbau – Dora, forse meno tristemente celebre di altri, ma ugualmente e drammaticamente attivo nel programma di sterminio dei deportati, Ebrei, oppositori politici e non solo, dove i prigionieri vivevano in   condizioni disumane e non meno atroci di quelle già ben note di altri Lager e dove si calcola siano morte circa 20 000 persone.  Il campo, voluto da Hitler dopo il bombardamento, da parte della RAF, della base di ricerca missilistica di Peenemünde, era il luogo dove i deportati erano costretti a costruire le componenti dei missili V1 e V2, la cui tecnologia fu poi sfruttata dagli Americani per la progettazione delle navicelle spaziali.   La scelta di questo campo di sterminio, chiamato per questo motivo e in modo impropriamente poetico “il campo della Luna”, è stata effettuata perché, tra i suoi internati, annoverava il sig. Camillo Pelle di Gremiasco, paese della nostra Val Curone, dal quale, nel 1991, la prof.ssa Milani ha potuto ottenere una toccante intervista, conclusasi con la precisa richiesta di far conoscere al mondo, e ai giovani in particolare, l’orrore e l’ingiustizia di cui il sopravvissuto, per intervento del caso e della sfortuna, era stato vittima.

Il ricordo di questi eventi, celebrato in questa giornata a seguito dell’emanazione, il 20 luglio 2000, della legge 211, non può e non deve essere identificato come una semplice e triste ricorrenza; non bastano le pagine dei libri di storia, i filmati , le sempre nuove tracce e verità che gli storici portano alla luce, laddove il riserbo e lo strazio degli scampati allo sterminio aveva spesso posto un velo di straziato ed intraducibile riserbo.   Al di là dei luoghi comuni e dello scorrere del tempo è doveroso ed “umano” ricordare , tramandare e riflettere su ciò che è stato vergognoso, imperdonabile e disumano

Costanza NICOLINI – 5^AR Amministrazione, Finanza e Marketing