punto interrogativo - IEgregio Direttore,

La scrivente lettrice, che in epigrafe utilizza come pseudonimo “La Tortonese Indignata” , interviene per replicare alle contraddittorie e quanto bizzarre affermazioni levatesi dal Comitato Uniti per Tortona contro la scrivente.

Nella lettera in redazione pubblicata in data 25.11.2014 a firma di tale Comitato si legge testualmente

“Nessuno ha criticato ne prima ne dopo questa nostra iniziativa, a parte la “tortonese indignata” che insiste e persiste a voler criticare queste iniziative.”

Invito il Comitato a dotarsi di occhiali da lettura e pillole per la memoria. Senza tema di smentite, vi dico infatti: avete sbagliato bersaglio! E vi dimostro subito il perché.

Cercando (con l’agevole motore di ricerca situato sulla destra del quotidiano online) con le parole chiave “Tortonese Indignata” e leggendo tra i risultati, l’unica lettera sull’Ospedale a firma della Tortonese Indignata era quella in cui si proponeva alle scuole di collaborare, con i duemila disegni. Eccola qui

http://www.oggicronaca.it/2014/11/02/tanti-comitati-per-salvare-lospedale-di-tortona-ma-non-era-meglio-farne-uno-solo-senza-rivalita/

A questa lettera replicava la fondatrice dell Comitato Uniti per Tortona con ringraziamenti, varie spiegazioni ed – in sostanza – anche la legittimazione della proposta sui duemila disegni.

http://www.oggicronaca.it/2014/11/03/elena-piccinini-spiega-come-e-perche-e-nato-il-comitato-uniti-per-tortona-e-cosa-vuole-fare/

Cito a fine lettera:  “2000 disegni sul tavolo in regione finiamo su tutti i giornali, 15000 firme…. con la volontà dei cittadini possiamo realizzare tutte le proposte.”

La stessa Piccinini per conto del Comitato Uniti per Tortona, legittima la proposta dei duemila disegni, insieme alle quindicimila firme.

Ma forse, in questo clima idilliaco, dove vi era piena comunione di idee per il bene della città, è qualcun altro a mettere zizzania.

A chi poteva dare fastidio? E perché? Forse qualcuno che si è avvicinato al comitato, dopo aver letto di questa bella intesa tra Comitato e cittadini comuni? Dopo erano state spese belle parole di sintonia sulle proposte fatta da una qualsiasi sconosciuta che si firma con uno pseudonimo a legittimare la bontà di una idea anziché un nome che la porta avanti?

Non lo so e non mi interessa saperlo. La proposta pubblicata era stata giudicata fattibile, la stessa fondatrice del Comitato che  l’aveva accettata. Chi, e perché, allora, rema contro. Non certo la sottoscritta che anzi aveva avanzato proposte costruttive.

In chiusura, chiarisco una volta per tutte chi sia “La Tortonese Indignata” e perché non mi firmo con nome e cognome.

La Tortonese indignata vuole essere un personaggio immaginario, nato con lo scopo il portare all’evidenza pubblica dei motivi di riflessione, che fossero su delibere, o su sprechi, o su vicende accadute in città; un personaggio come se ne vedono tanti (Il Gabibbo, ad esempio) che vorrebbe semplicemente segnalare ciò che non funziona.

La Tortonese Indignata è come un  personaggio teatrale, interpretato oggi da un attore   e domani da un altro.

Lo scopo non è tanto quello di conoscere l’attore che interpreta il personaggio, ma l’effetto che quest’ultimo riesce ad ottenere. Non ha importanza chi segnala un problema, ma la risoluzione dello stesso ed è per questo che ho utilizzato uno pseudonimo.

La Tortonese Indignata



 Un tortonese ha scritto una lettera al giornale che chiamava in causa il Comitato Uniti per Tortona; il Comitato ha replicato, ma a sua volta ha tirato in causa la Tortoense indignata non nominata nel primo articolo e che quindi aveva diritto di replica.

La diatriba finisce qui. Come da linea editoriale di Oggi Cronaca, non sono ammesse controrepliche.

25 novembre 2014