Il settore cultuale di Tortona finisce nel mirino dell’opposizione: Palazzo Guidobono è rimasto senza manifestazioni per quasi tre mesi, la biblioteca non sembra aver incrementato l’attività, eppure la spesa del personale in un anno,  è aumentata di 46 mila euro pari al 12,7%, perché?

La critica arriva dal consigliere di minoranza Fabio Morreale, della lista civica “Nuova Tortona”  che ha trovato alcune stranezze nel bilancio di previsione che riguardano proprio il settore della cultura.

La biblioteca di Tortona

La biblioteca di Tortona

“Analizzando le spese relative a Biblioteca, musei e pinacoteche, un settore che in città è palesemente carente e poco funzionante, soprattutto negli ultimi anni – ha detto Morreale in Consiglio comunale martedì sera – si evince una spesa per il personale esageratamente cospicua ed addirittura  in aumento di 46.000 euro per un totale di 407.300 euro. Ciò sta a significare la presenza di tanti operatori in questo settore. Eppure in contraddizione con questo aumento di costi del personale, sono diminuite le risorse economiche destinate a questo settore. Come mai?”

Morreale pone l’accento sul fatto che mentre la quasi totalità dei settori del Comune ha subito dei tagli quello culturale sembra in controtendenza, ma a questa controtendenza non pare abbia corrisposto un incremento dell’attività culturale ed infatti palazzo Guidobono durante la stagione estiva è rimasto desolatamente vuoto da giugno ad oggi e soltanto sabato scorse alla fine di settembre l’attività è timidamente  ripresa con una mostra che però occupa solo una piccola parte dell’edificio.

E’ sufficiente recarsi in piazza Arzano per rendersi conto di come questa struttura non venga utilizzata appieno.

Ma l’analisi di Morreale non si ferma solo al settore della cultura.

Tra i consiglieri di minoranza è stato uno dei pochi ad aver effettuato un’analisi con numeri alla mano sollevando alcune problematiche non di poco conto.

 

COSA NON FUNZIONA SECONDO MORREALE



 

Fabio Morreale

Fabio Morreale

Il consigliere della lista civica “Nuova Tortona” pone l’accento sui tagli: “Iniziando un’analisi del previsionale non si può non evidenziare il drastico taglio di 83.100 euro alla funzione relativa alla cultura ed ai beni culturali – ha detto Morreale –  il drastico taglio di 56.700 euro alle funzioni del settore dell’infanzia penalizza, soprattutto, le famiglie già tartassate ed abbandonate in questo brutto periodo di crisi.E’ da osservare anche la forte riduzione corrispondente a 115.000 euro alla voce “polizia municipale – risorse finalizzate codice della strada” il quale può significare o la diminuzione delle contravvenzioni o la riduzione dei controlli nel settore sicurezza. Alla voce servizio idrico integrato una somma in diminuzione di 78.000 euro: cosa significa ed a cosa si riferisce questo taglio? Alla voce asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori, un taglio di 48.700 euro: un taglio dei servizi alla persona potrebbe significare che i genitori non porterebbero più i propri figli al nido per i costi troppo elevati? O significherebbe un aumento della precarietà per le famiglie?Non è chiara la voce “Assistenza scolastica proventi diversi” in diminuzione di 40.500 euro. Da notare anche la diminuzione delle concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche di 87.600 euro.”

Per quanto riguarda le spese sostenute dal Comune di Tortona Morreale critica i tagli nel settore dell’istruzione: “Nelle tre scuole di base (materna, elementare e media) – ha aggiunto in consiglio – si procede ad un taglio anche di poche centinaia di euro, quasi impercettibile e quindi evitabile viste le modeste risorse messe a bilancio. Sulla scuola secondaria il taglio è già più evidente, pur tenendo conto che sono già diminuite le somme dei trasferimenti di ben 76.200 euro. Sempre nelle spese, i tagli complessivi relativi agli asili è di 85.300 euro. Inoltre da osservare un taglio di oltre 4.000.000 di euro rispetto alle previsioni a funzioni tra le quali giustizia, polizia locale, settore pubblico e sportivo, viabilità e trasporti, settore sociale, servizi produttivi. Come mai?”

1 ottobre 2014