volontari IVia Emilia strapiena di gente come non mai per Cantarà e Catanaj ma all’Open day delle associazioni di volontariato sul parco del castello poche persone, o almeno meno del previsto e in numero inferiore allo scorso anno.

Eppure sono loro, i volontari, che operano gratuitamente per la città, che sacrificano il loro tempo libero per la collettività, in un lavoro oscuro per 364 giorni all’anno, tranne uno: quello in cui, finalmente, possono farsi conoscere alla gente cioè la giornata del volontariato.

Purtroppo, spiace dirlo, il Comune di Tortona stavolta non è stato all’altezza: poteva e doveva fare molto di più per valorizzare il volontariato cittadino,  ad esempio, portando sul parco del castello una piccola parte delle migliaia di persone che nella giornata di domenica hanno affollato il  centro cittadino.

Poteva essere l’occasione per far conoscere il bellissimo parco di Tortona  anche alle numerose persone provenienti da fuori che per l’occasione sono arrivate in città.

Come?

Sarebbe stato sufficiente organizzare un collegamento tra Cantarà e Catanaj e l’Open Day del volontariato con un bus navetta che partiva da piazza della lega (teatro sociale) e portava la gente allo chalet: affittare autobus ed autista per il pomeriggio di domenica sarebbe costato poche centinaia di euro e avrebbe trasportato moltissime persone sul parco.

Poi sarebbe stato sufficiente mettere dei cartelli in via Emilia, informando il pubblico che con un bus navetta gratuito, avrebbero potuto non solo visitare gli stand del volontariato, ma anche salire sulla torre, assistere ad alcune commedie teatrali fatte dai volontari o calarsi dalla teleferica allestita dal Cai  che ha riscosso grande successo tra i bambini. E tutto completamente gratis.

Invece niente: non solo nessuna navetta, ma nemmeno alcun cartello che indicasse che al Castello c’erano tutte queste iniziative.

E dire che sarebbe stato sufficiente mettere qualche banchetto in via Fracchia e da lì a piazzetta della lega, per i visitatori, sarebbero state poche decine di metri da percorrere.

Invece nulla: l’open Day del volontariato è rimasto una cosa a sé stante.

Il risultato è stato che le associazioni di volontariato sono state abbandonate a se stesse con poca affluenza di pubblico, mentre avrebbe dovuto essere il contrario.

Che dire? La capacità di organizzare eventi, ma soprattutto di avere la visione di un collegamento per valorizzare meglio  ciò che si organizza, non è dote comune a tutti, e non sempre chi è pagato ha una visione d’insieme a livello organizzativo, ma noi speriamo che l’assessore alla  cultura Marcella Graziano, che era presente all’Open Day, si sia resa conto dell’enorme divergenza  nella partecipazione di pubblico tra i due eventi e la prossima volta faccia in mondo che cose come queste non avvengano più.

I volontari non lo meritano.

 28 settembre 2014

I banchetti delle associazioni: tanti volontari, poco pubblico

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Un bambino scende dalla teleferica del Cai: anche qui scarsa affluenza

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Il banchetto della Croce Rossa: le volontarie guardano sconsolate i pochi passanti

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Alcuni volontari rpesenti

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volontari - L

Immagine desolante: i volontari senza nessuno che si avvicina