Bisogna ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona se la città da lunedì 1° settembre è dotata di una struttura all’avanguardia per aiutare i poveri: la Fondazione, infatti ha fatto uno sforzo notevole per acquistare, ristrutturare e poi donare alla città, la nuova casa di Accoglienza che sarà intitolata a Franco Mutti, difensore dei poveri e degli oppressi.

La casa di accoglienza

La casa di accoglienza

Così infatti ha voluto il presidente della Fondazione Dante Davio per ricordare un uomo che ha dedicato molto della sua vita per i meno abbienti.
L’inaugurazione ufficiale della nuova Casa di Accoglienza non è stata ancora fissata, ma da oggi, la Casa è già in funzione in corso della Repubblica 27 messa a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, dopo il trasloco effettuato durante il mese di agosto dalla precedente collocazione in piazza Borgo del Loreto.
La struttura è gestita da gruppi di Volontari delle sei Parrocchie cittadine che si avvicendano dal lunedì al sabato, dalle ore15 alle 17, per l’offerta di servizi “a bassa soglia” quali: docce, indumenti, alimentari, stoviglie, attrezzature per la casa.
La “Casa di Accoglienza” ha iniziato la sua attività nel 1987 per iniziativa dei Parroci, a seguito della Missione Cittadina precedentemente svoltasi, quale segno concreto dell’attenzione della Chiesa Tortonese verso i concittadini più bisognosi. Operò per una decina d’anni nell’edificio messo a disposizione dall’Opera Don Orione a lato del Piccolo Cottolengo, poi per un anno in locali presso il Seminario Vescovile, quindi per 15 anni nell’edificio del “Loreto” messo a disposizione dal Comune di Tortona.
“Il Consiglio di Gestione ed i 60 Volontari della “Casa di Accoglienza” – recita una nota diffusa ieri – esprimono i più sentiti ringraziamenti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona per la fiducia in loro riposta con la messa a disposizione della bellissima struttura. Un ringraziamento particolare al Presidente Dante Davio, al Segretario Generale Andrea Crozza ed ai Professionisti che ne hanno curato la ristrutturazione e rifinizione sin nei minimi particolari.”

COM’E’ FATTA LA STRUTTURA


Franco Mutti

Franco Mutti

L’edificio, ex sede delle autolinee, venne realizzato nel 1957, e i lavori di ristrutturazione, da parte della Fondazione, sono iniziati a gennaio di quest’anno “facendo lavorare – precisano alla Fondazione – tutte aziende locali in modo da favorire anche l’occupazione nella nostra zona.”
I lavori del dormitorio sono ancora in fase di realizzazione e si concluderanno nel mese di settembre, la Casa di Accoglienza, invece, è pronta: rimane solo da installare la targa con l’intitolazione a Franco Mutti e pochi altri dettagli esterni.
Tutti cartelli sono scritti in 5 lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.
L’edificio all’interno è stato praticamente sventrato e rifatto con interventi di coibentazione, rifacimento degli impianti, pavimenti e quant’altro.
Abbiamo avuto modo di visitare la struttura all’interno ed apprezzare la disposizione dei locali. Tre gli ingressi: quello per i volontari è ubicato in corso della Repubblica, davanti al sottopasso della stazione, quello per lo scarico delle merci in piazza Milano davanti al mercato, e quello per l’utenza verso i giardini della stazione.
La nuova Casa di Accoglienza è disposta su due piani, ma le operazioni principali si svolgeranno al pianterreno dove sono ubicate sala di reception, una sala di ascolto per i problemi individuali, una sala di distribuzione pachi alimentari e una di distruzione indumenti, bagno per donne e bambini, tre docce (fra cui una per disabili) destinate agli ospiti che decideranno usufruire di questo servizio, lavanderia, bagno per i volontari e una sala magazzino.
Il primo piano dell’edificio invece è suddiviso in due: magazzino della Casa di Accoglienza e dormitorio.
Le pareti interne al pianterreno sono tutte dotate di vetri in modo che i volontari possano controllare visivamente ciò che succede nelle stanze adiacenti ed avere sempre sotto controllo la situazione.
La sicurezza dell’edificio è garantita anche da una consistente illuminazione esterna a led con molteplici fari e cinque telecamere esterne.

1 settembre 2014

l'ingresso per l'utenza

l’ingresso per l’utenza. Nello sfondo i lavori del dormitorio, conclusi a breve