IMPIEGATA - iLe numerose email dei lettori ci spingono a ritornare sulla vicenda che riguarda il milione di euro che, secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, i dipendenti del Comune avrebbero percepito in più  nel corso degli anni e che dovrebbero essere restituiti alle casse comunali.
E tutto questo mentre i tortonesi pagavano le tasse al massimo per consentire al Comune di pareggiare il Bilancio, o almeno di chiudere con un passivo non esagerato.
Una situazione che non è piaciuta a tantissima gente e che  il Comune dovrà rendicontare al Ministero delle Finanze avanzando le proprie deduzioni.
Sono stati in tanti a chiederci se, con la restituzione del milione di euro alle casse comunali, si potrà finalmente chiudere in positivo il bilancio dell’ente che all’inizio dell’anno segnava già un passivo di 626 mila euro, e se mai grazie a tutta questa vicenda la Giunta-Bardone potrà arrivare ad abbassare le tasse.
Di certo si apre un quesito: il Ministero scrive che  i dipendenti comunali devono restituire dei soldi e prima di erogare altri premi invita a modificare i regolamenti.

Alla luce di tutti questo c’è da chiedersi:  i premi che spettano ai dipendenti comunali, verranno messi nel Bilancio di Previsione per l’anno in corso oppure non? E se non verranno pagati consentendo così un risparmio al Comune,  i soldi non erogati potranno essere utilizzati per interventi utili alla collettività?
Francamente non lo sappiamo anche perché tutta la vicenda è attualmente al vaglio degli uffici comunali, tuttavia ci sono certi passaggi nella relazione che il Mef ha inviato al Comune che aprono forti interrogativi.
In più occasioni il Mef insiste sul fatto che i soldi sono stati erogati indebitamente, non ci sono stati controlli e se mai verranno pagati altri premi ai dipendenti, bisognerà prima rivedere alcuni regolamenti locali.
A pagina 65 si legge “In un campione di Comuni nel 2009 è stata registrata una media del fondo (per erogare i premi – ndr) pro capite pari a 4.185,81 euro. Al comune di Tortona, nello stesso esercizio sì è registrato un valore superiore del 5,56% (15,5% se il fondo pro capite viene considerato al lordo delle economie”.
Somme che – come si legge alla pagina seguente “siano da considerare illegittime ed essere recuperate alla disponibilità dello Stato”.
Il Mef rincara la dose alcune righe sotto quando scrive che “la prevista certificazione del Nucleo di Valutazione che costituiva un presupposto necessario, è stata omessa come confermato verbalmente dalla dottoressa (omissis). Dall’assenza degli atti richiamati si deduce che non sono stati svolti tutti quegli accertamenti che il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro indica come prodromici all’incremento dei fondi …omissis… per i quali è quindi da dedursi, conseguentemente, che siano stati illegittimamente inseriti.”
La conferma che sempre secondo il Ministero, potrebbe configurarsi un danno per l’erario, arriva a pagina 72 quando si legge al termine di un elenco di presunte irregolarità che “Tali violazioni possono presentare un profilo di immediata lesione per l’erario oltre a quelli eventuali ed indiretti segnalati dall’Aran”
A pagina 73 della relazione, inoltre si legge “E’ opportuno conseguentemente richiamare l’ente (il Comune – ndr) alla necessità di utilizzare le risorse di cui all’art 15 del contratto nazionale di lavoro, solo nei casi eccezionalmente previsti dalla stessa norma contrattuale e dai consolidati chiarimenti interpretativi emanati dall’Aran. Per il passato, infatti, quanto sopra riportato ne palesa un utilizzo improprio.”

 

LE FRASI CHIAVE?



sala consiglio - INella relazione del Ministero ci sono due passaggi che potrebbero essere determinanti per risolvere l’intricata vicenda.
A pagina 74 si legge: “Come risulta dalle tabelle l’ente ha integrato il fondo (da erogare ai dipendenti – ndr) …. Omissis ……. In misura superiore alla misura spettante. E’ da ritenersi, conseguentemente, che per il futuro, le suddette integrazioni dovranno essere determinate correttamente negli atti di costituzione del fondo, mentre per il passato le integrazioni eccedenti dovranno essere recuperate alla disponibilità del bilancio.”
A pagina 77 infine si legge: “E’ da ritenersi che gli importi liquidati in eccesso debbano essere analiticamente quantificati e recuperati alla disponibilità del Bilancio. Nel caso l’ente ritenga, per il futuro, di erogare l’incentivo nella misura del 2%, la norma regolamentare andrà necessariamente aggiornata.”

 

CONCLUSIONI

Ci perdonino i lettori, ma ci siamo eccessivamente dilungati riportando le frasi del Ministero per far capire le difficoltà a cui sta andando incontro il nuovo assessore al Bilancio Gianfranco Semino.

Lui stesso ha dichiarato che la relazione del Ministero servirà come base di partenza per redigere il nuovo bilancio, ma è evidente, che proprio per questo non sarà facile.
Non sappiamo se Bardone arriverà ad abbassare le tasse comunali, ma se questo dovesse accadere non crediamo possa esserlo già quest’anno,  con un bilancio la cui predisposizione, anche in seguito a tutte le difficoltà sopra enunciate, sta trovando grosse difficoltà.

17 agosto 2014

impiegati - G