L'interno della stazione ferroviaria

L’interno della stazione ferroviaria

Caro Direttore,
vorrei fare, se mi è concesso, una piccola analisi obbiettiva su ciò che sta diventando la nostra amata Tortona se non addirittura diventata.
Premetto che non voglio cadere nel cosiddetto “qualunquismo” e nel razzismo quindi l’ultima cosa cui mi riferirò sarà la razza o etnia di coloro i quali citerò i casi, che ho visto con i miei occhi o letto sui giornali locali.
Leggo con molta attenzione il suo giornale e devo ammettere che mi piace moltissimo soprattutto quando prende le difese della nostra città. Città che sta andando a rotoli, purtroppo.
Vi sono zone e aree che a determinate ore del giorno sono praticamente inagibili a causa della malavita e di gente di malaffare che le frequentano. Basta leggere i fatti di cronaca e subito si notano casi molto frequenti di spaccio di stupefacenti, risse, accoltellamenti, rapine sfociate nell’omicidio, cani assaliti da altri simili senza guinzaglio e museruola e soprattutto senza assicurazione e registrazione all’anagrafe canina, persone che la settimana prima li leggi sui giornali che sono stati arrestati e incarcerati e poi qualche giorno dopo li vedi a piede libero a girare per le strade senza presunta meta.
Vai sotto i portici e vieni assalito dai soliti accattoni che ti seguono per decine di passi per estorcerti quale euro con la scusa che hanno, dicono loro, fame e famiglia.
Ti riduci alla sera ad andare a passo svelto per comprare nel più breve tempo possibile il pacchetto di sigarette, mentre vieni seguito con lo sguardo da “ceffi” sullo stipite dei bar adiacenti.
Non solo, recentemente ho proposto alla precedente amministrazione comunale, di dare in affido delle porzioni dei giardini agli anziani, che sono sempre stati maestri di giardinaggio, ricevendo come risposta: “lo abbiamo già proposto noi! ma purtroppo vi è il problema dei marocchini che non vogliono nessuno nei giardini”
Di casi come questi che ho citato ve ne sono moltissimi e certamente altri cittadini onesti ne possono citare altri, magari più gravi.
Ora mi sorge spontanea una domanda: cosa fa o cosa ha intenzione di fare l’amministrazione comunale? Ma soprattutto, cosa hanno intenzione di fare le forze dell’ordine? Vogliamo veramente che, a causa del nostro sistema legislativo penale (ormai fallito) i cittadini onesti si chiudano in casa per evitare di subire azioni criminali oppure vogliamo intervenire per fare pulizia?
In stati che sono o si considerano baluardo della democrazia (gli Stati Uniti d’America ad esempio), se le forze dell’ordine colgono in flagranza o individuano gente che si comporta così, di sicuro non hanno lo stesso trattamento che viene applicato in Italia, Paese di millenaria cultura!
Magari con questa mia verrò definito, dai soliti moralisti, come fascista, ma se avere sete di sicurezza, di tranquillità e di giustizia vuol dire fascismo, allora ben venga!
Vorrei ora rivolgermi al Sindaco, persona di cui nutro molta stima: “Caro Gianluca, è ora di dire basta a questo scempio. E’ ora di fare qualcosa. Sono sicuro che ti prenderai a cuore questo problema. Sicuramente verrai criticato da chi la pensa come questi reietti, ma è meglio fare un mandato solo ed essere ricordato a vita che farne molti, per aspirare a qualcosa di più in altro, ed essere, a vita, beffeggiato e “spernacchiato”.- Io non sono un politico, forse mai lo sarò, ma penso di essere nel giusto a dire queste cose.”
Ringrazio Oggi Cronaca per lo spazio che ha voluto concedermi, nella speranza di avere fatto breccia in questo “muro di gomma”, in questo regime di tolleranza e di indifferenza che sta distruggendo la nostra città.
Con i migliori ossequi.

Pier Paolo Liuzzo


14 agosto 2014

I carabinieri e alcune persone che affollano piazza Gavino Lugano

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