pubblico don bruno - IMolta gente nella chiesa parrocchiale di Castelnuovo Scrivia per ricordare Don Bruno Bottallo ex parroco del paese nel decimo anniversario della scomparsa.
Molte le testimonianze di chi lo conosceva, ma a raccontare gli ultimi momenti è stato tra gli altri, Antonello Brunetti, che lo ricorda così:
“Era un caldo caldo pomeriggio di luglio del 2004 – dice Brunetti – quando, sapendo che don Bruno era al termine del suo percorso terreno, decidemmo in quattro di andare a trovarlo all’ospedale oncologico San Giovanni di Torino.
Ero con Roberto Dellacà, don Fulvio e don Costantino. La malattia lo aveva debilitato: pallido, guance incavate, chiaramente sofferente. Si fece sistemare il cuscino per assumere una posizione dialogante. Volle notizie su Castelnuovo, interrogò don Costantino, chiese di alcune persone e della chiesa di San Rocco: neppure una parola sulle sue sofferenze.”
“Chiese di poter pregare per noi – aggiunge Brunetti – e poi ci benedisse. I miei compagni uscirono dalla stanza per chiedere notizie precise sulle sue condizioni e appresero che all’indomani sarebbe stato trasferito nella casa natale ove voleva trascorrere le sue ultime ore. Io, invece, stringendogli la mano, rimasi nella stanza poiché voleva sapere del mio stato di salute (quante volte mi era venuto a trovare all’ospedale negli anni precedenti, lui sì, mentre altri pseudoamici e colleghi mai si fecero vedere una volta!). Poi, con le lacrime agli occhi, abbracciai quel corpo esausto e sentii che mi sussurrava “Salutami la tua famiglia” e un “Arrivederci in Paradiso”: non un lamento, non un rimpianto!”

27 luglio 2014

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