Gianfranco Pistis

Gianfranco Pistis

Intervento innovativo per la Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, diretta da Gianfranco Pistis: nei giorni scorsi, presso le sale di elettrofisiologia è stato inserito un nuovo modello di defibrillatore totalmente sottocutaneo, che non necessita dell’introduzione di elettrodi interni, con il grande vantaggio di minimizzare per il paziente i rischi al sistema cardiovascolare e azzerare il rischio da esposizione alle radiazioni rx, non più necessari in questa nuova tipologia di intervento.

Gianfranco Pistis spiega in dettaglio: “Il defibrillatore impiantabile è un apparecchio che ha il compito, una volta impiantato in pazienti cardiopatici, di riconoscere le aritmie ventricolari pericolose per la vita e di interromperle con una scarica elettrica interna. È considerato un salvavita in quanto interviene nei casi di arresto cardiaco extraospedaliero, quando la tempistica per salvare la vita al paziente è molto ridotta e non c’è il tempo ne per il trasporto in ospedale ne per l’arrivo di un’ambulanza attrezzata che può effettuare la defibrillazione in loco. L’impianto, un tempo piuttosto  cruento, è diventato negli ultimi anni sempre meno invasivo, effettuato dal cardiologo, senza l’apertura del torace e in anestesia locale. Grazie all’intervento realizzato nei giorni scorsi, il defibrillatore non ha più bisogno dell’inserimento di elettrodi nelle vene e nel cuore, definito appunto leadless, ed è totalmente sottopelle, quindi ancora meno invasivo”.

Nicola Giorgione, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dichiara: “Anche questo nuovo intervento si inserisce nella ricerca continua perseguita dalla Cardiologia dell’Ospedale Civile, daGianfranco Pistis e dai suoi collaboratori nel porsi come centro di riferimento, per la provincia di Alessandria, nel campo della diagnosi e la cura delle malattie cardiache. Questo significa essere all’avanguardia con gli interventi e i dispositivi che la tecnologia e l’innovazione mettono a disposizione nell’esclusivo interesse di offrire ai pazienti cardiopatici della provincia di Alessandria tutte le opzioni necessarie alla cura delle loro patologie cardiache e di evitar loro, scomodi, costosi, trasferimenti in altre province o in altre regioni”.

23 gennaio 2014