Uno dei 9 velo ok installati a Rivalta Scrivia

Uno dei 9 velo ok installati a Rivalta Scrivia

Finalmente, dopo tanta bagarre, l’assessore provinciale al Bilancio e Polizia stradale Gianfranco Comaschi ammette che i “Velo Ok” installati a Rivalta Scrivia, Casalcermelli e Montemarzino, non possono essere utilizzati per fare multe.

Lo ha detto in Televisione sabato al TG di Rai Due nel servizio andato in onda alle 13 dove Piergiorgio Giacovazzo, giornalista del Tg2 commenta con la frase “tanta spesa, poca resa” la decisione della provincia di Alessandria di installare 35 Velo Ok, irregolari e non omologati dal Ministero dei trasporti, in un servizio andato in onda alle 13 di sabato sul telegiornale nazionale. Un servizio che ha visto ancora una volta Mario Gatto, presidente nazionale della Globonsumatori, associazione con oltre 30 sportelli in tutta Italia e con sede nazionale ad Alessandria, intervenire ancora e per l’ennesima volta su una vicenda che è diventata ormai un caso nazionale.

Così dopo le apparizioni a Mattino Cinque del 24 e 28 ottobre scorso negli studi di Cologno Monzese, Sabato Mario Gatto è stato ospite ai microfoni di Radio Montecarlo, intervistato da Paolo Ciccarone ore 12,30 e alle 12,45 e subito dopo su RAI 2 nel TG2 delle ore 13 in un servizio durato circa due minuti dal titolo “Nove autovelox in meno di un Km e tutti irregolari” con titolo ed immagini dedicate a Rivalta Scrivia e Casalcermelli, con interviste ad automobilisti e camionisti che si lamentano e all’assessore Gianfranco Comaschi che conferma che non sono state effettuate multe, anche perché, è impossibile visto che, grazie alla Globoconsumatori, il Ministero ha scritto che non sono né autorizzati, né omologati e non possono essere utilizzati neppure come segnaletica stradale.

Inoltre sono cassoni vuoti.

E che siano vuoti, al telefono con il TG2 lo conferma pure l’assessore Comaschi che a precisa alla domanda del giornalista “l’autovelox così com’è non autorizzato a funzionare?” e Comaschi risponde “sì, sì, deve esserci l’operatore.”

In pratica, quindi, non servono a nulla se non per avere un’azione deterrente, ma che azione può avere un cassone di plastica, quando tutti sanno che è vuoto?

Critici alcuni automobilisti: “e allora togliamoli – dice uno – perché devono spaventare la gente.”

“Hanno buttato via i soldi per niente” dice un’altro toccando il vero problema: soldi pubblici gettati spesi inutilmente per dei cassoni di plastica? Sembra 17.500 euro.

Di questo si parlerà lunedì 11 novembre alle 10 in Provincia nell’ambito di una riunione della commissione provinciale, aperta al pubblico.

9 novembre 2013