Il Pubblico Ministero del Tribunale di Tortona ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Tortona Massimo Berutti (accusato di abuso atti d’ufficio) e per tutti gli imputati e per tutti i capi d’imputazione contestati.

E’ accaduto oggi, all’udienza preliminare sulla vicenda delle analisi falsificate dell’acqua potabile da parte della società Idrocons eseguite tra il 2004 e il 2005. Sono 19 gli imputati fra cui anche il primo cittadino di Tortona, Massimo Berutti, all’epoca dei fatti sindaco di Montemarzino, il sindaco di Cassano Spinola, Giovanni Alliano, e l’allora primo cittadino di Castellania, Luigi Gallano,.

Imputati anche Elio Bricola di Parodi Ligure, presidente del Consorzio Madonna della Rocchetta; Gianluca Borlone, chimico di Casteggio; Manuela Puppo, biologa di Alessandria; Paolo Canevaro, di Montemarzino, dipendente Asmt; Attilio Rocca di Genova, ex presidente del Consorzio Acquedotto Scrimignano; Andrea Cardinali di Genova e Fabrizio Delle Piane di Arquata (Amias).

Semopre nel proceso sono imputati oltre al titolare della Idrocons, Stefano Ariati, il presidente del Consorzio Serra di Montemarzino Mauro Davico, il capo dell’ufficio tenico di Cassano Spinola Giacomo Tofalo, i tecnici Severino Semino di Dernice ed Enrico Tinello, dirigente Amias. Ed inoltre: Armanda Alice, di Stazzano e Franco Barbieri, entrambi dipendenti Acos di Novi Ligure; Rosella Cocco di Capriata d’Orba, del Consorzio “Rio Secco” di Capriata; Marco Marchesotti, di Alessandria della società Idrocons.

Le accuse sono diverse e comprendono per alcuni falsità in certificati e frode nelle pubbliche forniture; per altri, fra cui i sindaci Berutti e Alliano, l’abuso d’ufficio per non aver comunicato alle autorità di controllo i valori irregolari nelle analisi chimiche e biologiche delle acque distribuite per il consumo, e il conseguente commercio di sostanze alimentari nocive: secondo l’accusa, cioè, l’acqua distribuita per il consumo acqua non aveva tutti i parametri di conformità previsti dalla legge.

8 maggio 2012